Per i pitagorici, la “Tetraktys” rappresentava la successione aritmetica dei primi quattro numeri naturali (o più precisamente numeri interi positivi), un «quartetto» che geometricamente «si poteva disporre nella forma di un triangolo equilatero di lato quattro», ossia in modo da formare una piramide che sintetizza il rapporto fondamentale fra le prime quattro cifre e la decade: 1+2+3+4=10.
«A dimostrazione dell’importanza che il simbolo aveva per Pitagora [c. 575 a.C. – c. 495 a.C.], la scuola portava questo nome e i suoi discepoli prestavano giuramento sulla tetraktys.»

Il significato simbolico.

A ogni livello della tetraktys corrisponde uno dei quattro elementi:

La Tetractys è una figura triangolare composta da dieci punti disposti su quattro file: uno, due, tre e quattro punti in ciascuna riga. Come simbolo mistico ideato da Pitagora era molto importante per i pitagorici. – Wikipedia, pubblico dominio

1° livello. Il punto superiore: l’Unità fondamentale, la compiutezza, la totalità, il Fuoco

 

2° livello. I due punti: la dualità, gli opposti complementari, il femminile e il maschile, l’Aria

3° livello. I tre punti: la misura dello spazio e del tempo, la dinamica della vita, la creazione, l’Acqua
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4° livello. I quattro punti: la materialità, gli elementi strutturali, la Terra.

A sua volta il dieci rimanda all’Unità poiché 10=1+0=1.
Inoltre «nella decade “sono contenuti egualmente il pari (quattro pari: 2, 4, 6, 8) e il dispari (quattro dispari: 3, 5, 7, 9), senza che predomini una parte”.
Inoltre risultano uguali i numeri primi e non composti (2, 3, 5, 7) e i numeri (4, 6, 8, 9) secondi e composti. Ancora essa “possiede uguali i multipli e sottomultipli: infatti ha tre sottomultipli fino al cinque (2, 3, 5) e tre multipli di questi, da sei a dieci (6, 8, 9)”.
Infine, “nel dieci ci sono tutti i rapporti numerici, quello dell’uguale, del meno-più e di tutti i tipi di numero, i numeri lineari, i quadrati, i cubi. Infatti l’uno equivale al punto, il due alla linea, il tre al triangolo, il quattro alla piramide”.
Forse «è nata così la teorizzazione del “sistema decimale” (si pensi alla tavola pitagorica)», tuttavia solo per quanto riguarda la Grecia e non per l’intera storia della civiltà e della matematica, che attesta la preesistenza di tale intuizione rispetto ai Pitagorici.

Stralcio testo tratto dalla pagina: terralab.it sulla quale vi suggerisco di continuare la lettura…

 

vedi anche: 

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