Evelyn De Morgan – Cassandra – Wikipedia, pubblico dominio.

Cassandra, una delle figlie del re di Troia Priamo e di Ecuba, è ricordata da Omero per il suo tragico dono della profezia.
Concesso da Apollo, il dono le permetteva di prevedere terribili disgrazie, ma la condannava a non essere mai creduta. Ancora oggi il suo nome evoca chi annuncia eventi nefasti senza essere ascoltato.

Le origini del dono profetico di Cassandra variano a seconda dei miti.
In una versione apprendiamo che, appena nata, fu portata insieme al fratello gemello Eleno nel tempio di Apollo.
Durante la notte, dei serpenti lambirono le loro orecchie, conferendo a entrambi il potere della preveggenza. In un’altra versione, più celebre, Apollo le concesse il dono in cambio del suo amore. Tuttavia, quando Cassandra rifiutò di concedersi a lui, il dio, furioso, le sputò sulle labbra, condannandola a non essere mai creduta.

Fin da bambina, Cassandra dimostrò le sue doti profetiche. Alla nascita di Paride, predisse che sarebbe diventato il distruttore di Troia. Nonostante la profezia, Priamo ed Ecuba non le credettero, anche se l’interprete di sogni Esaco confermò il presagio e consigliò di abbandonare il neonato sul monte Ida.
Paride sopravvisse e, una volta cresciuto, tornò a Troia, dove fu riconosciuto e accolto nuovamente come principe. Cassandra tentò invano di convincere la famiglia a ucciderlo, prevedendo le future calamità.

Quando Paride partì per Sparta, Cassandra profetizzò il rapimento di Elena e la caduta di Troia, ma anche questa volta le sue parole furono ignorate.

Rinomata per la sua bellezza, Cassandra attirò molti pretendenti, tra cui Otrioneo di Cabeso e il principe frigio Corebo, entrambi destinati a morire durante la guerra di Troia. Fu durante questa guerra che Cassandra rivelò il pericolo nascosto nel cavallo di legno, avvertendo che al suo interno si celavano soldati greci. Solo Laocoonte le credette, ma fu punito da Poseidone, che lo fece uccidere da due serpenti marini.

Cassandra si aggrappa allo Xoanon, l’immagine lignea di culto di Atena, mentre Aiace il Minore sta per trascinarla via davanti al padre Priamo (in piedi a sinistra). Affresco romano dall’atrio della Casa del Menandro (I 10, 4) a Pompei. – Wikipedia, pubblico dominio.

La profezia di Cassandra si avverò: Troia fu conquistata, incendiata, e i suoi abitanti massacrati.
Mentre Priamo fu ucciso sull’altare da Neottolemo, Cassandra trovò rifugio nel tempio di Atena, dove però fu brutalmente violata da Aiace di Locride. Questo gesto sacrilego attirò l’ira divina, che colpì duramente i greci durante il loro ritorno a casa.

Cassandra fu fatta prigioniera e portata a Micene da Agamennone. Qui profetizzò la rovina del suo padrone, ma, come sempre, le sue parole furono ignorate. Entrambi caddero vittime della congiura ordita da Clitemnestra e dal suo amante Egisto.
Con la morte di Cassandra, si chiuse il tragico destino di una donna che vide il futuro ma non poté mai cambiarlo.

Cassandra divenne quindi ostaggio di Agamennone e fu portata da lui a Micene. Giunta in città, profetizzò all’Atride la sua rovina, ma quest’ultimo non volle credere alle sue parole, cadendo così nella congiura organizzata contro di lui dalla moglie Clitemnestra e da Egisto, nella quale morì la stessa Cassandra…

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