Fauno è una divinità italica oggetto di un culto antichissimo, protettore degli animali, dei campi e delle selve.

Pompei, statua di Fauno – Image by falco from Pixabay

Le caratteristiche principali di Fauno sono evidenziate dai suoi appellativi:
Fauno è “Agrestis”, si aggira nelle foreste e nelle campagne, per apparire spesso ai contadini, che si diverte a spaventare, di giorno e anche di notte;
è Incubus perché grava sul corpo di chi dorme e lo affligge con inquietanti visioni notturne;
è “Inuus” (da ineo, che significa penetrare), ovvero è perennemente intento ad accoppiarsi con donne e ninfe, ma anche con le femmine di tutti gli animali;
è anche “Fatuus” o “Fatuclus”, ovvero dotato di parola, che utilizza per dar voce alla foresta e anche per pronunciare i suoi oracoli.

Statua del Fauno danzante situata nel giardino del Museo Sorolla (Madrid)- Wikipedia, foto di: Javier Pérez Montes, opera propria rilasciata con licenza CC BY-SA 4.0

Fauno si trova spesso associato a divinità a lui simili, come Silvano, dio delle selve, e Luperco, una sua manifestazione sotto forma di lupo.

Nei miti italici, Fauno è anche il quarto re divino del Lazio (dopo Giano, Saturno e Pico), nipote di Saturno, figlio di Pico e della ninfa Canente e padre di Latino. Quando la più tarda interpretazione ellenizzante identificherà Fauno con Pan, il dio pastorale dell’Arcadia, il dio italico iniziò ad essere rappresentato con corna e zoccoli di capra, come il suo equivalente greco.

Stralcio testo tratto dalla pagina: jt1965blog.wordpress sulla quale vi suggerisco di continuare la lettura…

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