Pegaso è forse il più celebre tra i cavalli mitologici, reso immortale dalla sua associazione con l’eroe greco Bellerofonte. Ma la sua origine è tutt’altro che ordinaria, anzi, affonda le radici in un mito oscuro e affascinante.

Giambattista Tiepolo – La forza dell’eloquenza – Palazzo Sandi Porto Cipollato – Wikipedia, pubblico dominio

Secondo la leggenda, Pegaso nacque in circostanze straordinarie: sua madre era Medusa, una delle tre Gorgoni.
In gioventù, Medusa era rinomata per la sua straordinaria bellezza, in particolare per la chioma fluente che incantava chiunque la guardasse. Attirò numerosi corteggiatori, ma fu Poseidone, dio del mare e dei cavalli, a unirsi a lei. Tuttavia, il loro incontro avvenne nel tempio di Atena, un atto sacrilego che provocò l’ira della dea. Atena punì Medusa trasformandola in un mostro con serpenti al posto dei capelli e uno sguardo capace di pietrificare chiunque lo incrociasse.

Fu Perseo, eroe armato dalla stessa Atena, a porre fine alla sua vita. E fu proprio dal sangue della Gorgone decapitata che emersero due creature straordinarie: il cavallo alato Pegaso e il guerriero Crisaore. Quest’ultimo, il cui nome significa “spada dorata”, scomparve presto dalla scena mitologica, ricomparendo solo come padre del mostro Gerione, sconfitto in seguito da Eracle.

Il nome “Pegaso” deriverebbe dalla parola greca pegai, che significa “sorgenti” o “acque”, un’allusione al suo legame con l’elemento liquido e il mondo sotterraneo. Non è un caso che questo cavallo mitico nasca da Medusa, figura che alcuni studiosi riconducono alla Grande Dea libica Neith, simbolo arcaico della madre primordiale.

Edward Burne-Jones – Pegaso e Crisaore nascono dal corpo di Medusa – Wikipedia, pubblico dominio

Nelle tradizioni più antiche, Pegaso non era soltanto una creatura celeste: era un animale ctonio, legato alle profondità della terra e agli abissi marini. Come la Grande Madre, di cui era un simbolo, Pegaso rappresentava il ciclo della vita e della morte. Si diceva che conoscesse i segreti delle acque sotterranee e che fosse capace di far sgorgare sorgenti col solo tocco dello zoccolo. In seguito, con l’affermazione delle religioni patriarcali indoeuropee, la sua figura venne associata a Poseidone, assumendo nuovi significati.

Interessante è anche il parallelo con un altro mito, quello della nascita del cavallo Arione: anche in questo caso, Poseidone si unisce a una divinità femminile (Demetra, trasformata in giumenta) dando origine a un destriero soprannaturale. Entrambe le storie sembrano raccontare, in chiave mitica, l’usurpazione dei culti lunari da parte delle religioni devote a Poseidone, con i suoi seguaci che prendevano il controllo dei riti legati alla pioggia e al cavallo sacro.

Secondo la tradizione, Pegaso bevve alla fonte Pirene, lungo la via che portava al santuario di Poseidone. Poi si librò in volo fino al monte Elicona, dove colpendo la roccia con lo zoccolo fece sgorgare la fonte Ippocrene,la sorgente del cavallo”, nella quale si abbeveravano le Muse. Questa leggendaria fonte divenne simbolo dell’ispirazione poetica, e con essa Pegaso fu consacrato come emblema della creatività, dell’estasi artistica e del fervore ispirato.

Giambattista Tiepolo – Bellerofonte su Pegaso, 1746-47 – Palazzo Labia, Venezia – Wikipedia, pubblico dominio

La storia di Pegaso si lega infine a quella di Bellerofonte, che domò il cavallo alato per affrontare e sconfiggere la terribile Chimera. Compiute le sue imprese, Pegaso si sollevò ancora una volta in volo, stavolta per raggiungere l’Olimpo. Lì, Zeus lo accolse nelle stalle divine e ne fece il suo destriero, affidandogli il compito di trasportare le folgori forgiate dai Ciclopi.

Astronomia: disegno di Andromeda, Pegaso e Cassiopea – Wikipedia, pubblico dominio

In segno di onore, il dio lo pose infine nel cielo, trasformandolo in una costellazione: eterna memoria di una creatura nata dal mistero, ma destinata alla luce del firmamento..

 

vedi anche:

 

.

..Un mitico eroe: Bellerofonte

Condividi: