Cenni geografici
Antica nazione geograficamente corrispondente alla regione caucasica della Georgia Occidentale, lungo la costa orientale del Mar Nero.

Le aree centrali della Colchide. – Wikipedia – Author: Samuel Butler  – Derivative work: Kober [Public domain] attraverso Wikimedia Commons:  Gutenberg Project – “The Atlas of Ancient and Classical Geography by Samuel Butler”

Mitologia
Nel mito greco la Colchide è teatro di una parte del lungo ciclo che ha inizio con le vicende dei figli di Nefele e del Vello d’Oro e si conclude con la vendetta di Medea.

Medea, opera di Anthony Frederick Augustus Sandys. – Wikipedia, pubblico dominio.

Non a caso la Colchide svolge questo ruolo, come la Tauride ed altre “Terre di confine” che si trovavano al limite del mondo conosciuto veniva vista come luogo straordinario in molti sensi (ad esempio era considerata ricchissima) oltre il quale avevano inizio i misteri di regioni mai esplorate.

Il re di Orcomeno Atamante amò Nefele, dea delle nuvole; ne nacquero un figlio, Frisso, ed una figlia che fu chiamata Elle.
Ino, moglie mortale di Atamante, tentò di ucciderli e Nefele li salvò facendoli fuggire sul dorso di un montone volante dal vello d’oro.
Durante il volo Elle cadde in quel braccio di mare che da lei prese il nome di Ellesponto mentre Frisso giunse in Colchide dove fu accolto amichevolmente dal re Eeta.
Il montone dal vello d’oro venne sacrificato ed il suo prezioso manto fu affidato alla custodia di un serpente immortale nato dal sangue di Tifone.

Gustave Moreau – Giasone e Medea, 1865. Musée d’Orsay di Parigi – Wikipedia, pubblico dominio

Molti anni dopo Giasone, figlio del re di Iolco Esione, tentò di recuperare il regno paterno contro lo zio Pelia che lo aveva usurpato.
Pelia promise di cedergli il potere se fosse riuscito a recuperare il Vello d’Oro.

Con questo obiettivo Giasone organizzò la spedizione della nave Argo intraprendendo l’avventura narrata nei particolari da Apollonio Rodio nel poema Argonautiche.
Si svolge dunque in Colchide la parte centrale di questa mitica vicenda: l’arrivo degli Argonauti nella splendida reggia di Eeta ricca di opere d’arte, l’amore della principessa Medea per Giasone, le prove superate da Giasone con l’aiuto di Medea per la conquista del Vello d’Oro.
Infine gli Argonauti fuggono dalla Colchide.
Medea decide di seguire Giasone ed il seguito delle loro avventure si svolgerà, come è noto, a Iolco e a Corinto.

Molti autori antichi aggiungono particolari o varianti a questo racconto. Vediamone alcuni:

  • Biblioteca di Apollodoro: Scacciata da Atene per aver complottato contro Teseo, Medea torna infine in Colchide dove nel frattempo Eeta è stato spodestato dal fratello Perse, uccide quest’ultimo e restituisce il regno al padre.
  • Erodoto: Racconto razionalizzante. La principessa Medea fu sequestrata dai Greci per rivalsa contro un ratto di donne di Argo ad opera dei Fenici. Questa serie di rapimenti, fra i quali Erodoto comprende quelli di Europa e di Elena, si inquadrava in un’antica discordia fra Greci ed Asiatici, discordia che alla lungo portò alle Guerre Persiane.
  • Igino: Eeta aveva saputo da un oracolo che il suo regno sarebbe durato solo finché il Vello d’Oro fosse rimasto in Colchide.
  • Ovidio (Fasti): Giunto in Colchide il montone dal Vello d’Oro si trasformò nella costellazione dell’Ariete.
  • Pindaro (Pitica IV): Lo spirito di Frisso era rimasto bloccato in Colchide, per liberarlo era necessario recuperare il Vello d’Oro.

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