Giovanni di Niccolò Luteri, detto comunemente Dosso Dossi (San Giovanni del Dosso, 1474 – Ferrara, 1542), è stato un pittore italiano.

Dosso Dossi fu il principale artista attivo alla corte ferrarese degli Este nel primo Cinquecento, l’epoca dell’Ariosto, delle cui evocazioni fantastiche fu un suggestivo interprete. Alcuni dei suoi motivi mitologici furono ancora fonte di ispirazione per i pittori emiliani del primo Seicento come Annibale Carracci.

Nella sua formazione Dosso non attinse direttamente alla prestigiosa scuola ferrarese del Quattrocento, ma vi fu influenzato solo dopo avere già imparato i segreti dei pittori veneti, in particolare Giorgione. A questi insegnamenti di base aggiunse poi rimandi alla cultura classica e a Raffaello, oltre a una propria attitudine narrativa ben sviluppata.

Con frequenti viaggi (Firenze, Roma e soprattutto Venezia), Dosso si tenne sempre aggiornato alle ultime novità dei centri artistici nevralgici della penisola, avviando soprattutto un proficuo dialogo con Tiziano, da cui riprese la ricchezza cromatica e le ampie aperture paesaggistiche.
Nonostante ciò nella sua arte non si registrano forti scarti stilistici tra le varie fasi, ma piuttosto l’uso di registri diversi a seconda del soggetto: monumentale per le pale d’altare, più fluido e ricco d’inventiva per i soggetti letterari e mitologici, che tuttora sono la parte della sua produzione più apprezzata dalla critica. Per un periodo fu in contatto con Michelangelo, dipingendo massicci nudi virili.

Verso il 1530, per i Della Rovere, affrescò la Villa Imperiale di Pesaro. Nel 1531 Il Principe Vescovo di Trento Bernardo Cles richiese ad Alfonso d’Este l’attività del Dosso, che per oltre un anno attese alla decorazione ad affresco di una ventina di ambienti del Castello del Buonconsiglio, dove lavorò a fianco del Romanino.

Stralcio testo tratto dalla pagina: museionline.info sulla quale vi suggerisco di continuare la lettura… (testo rilasciato con licenza CC BY-SA 3.0).

 

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Dosso Dossi – Giove, Mercurio e la virtù- Wikipedia, pubblico dominio

Dosso Dossi – Enea e Acate sulla costa libica-
National Gallery of Art, Washington – Wikipedia, pubblico dominio

Dosso Dossi – Apollo e Daphne – Galleria Borghese, Roma – Wikipedia, pubblico dominio

Dosso Dossi – Ercole ed Omfale (Allegoria della stegoneria). Ca. 1535 – Galleria degli Uffizi, Firenze – Wikipedia, pubblico dominio

Dosso Dossi – Circe e i suoi amanti in un paesaggio – National Gallery of Art, Washington – Wikipedia, pubblico dominio

Dosso Dossi – Trionfo di Bacco (Arrivo di Bacco all’isola di Naxos) – Chhatrapati Shivaji Maharaj Museum – Wikipedia, pubblico dominio

Dosso Dossi – Allegoria della Fortuna – Getty Center, Los Angeles – Wikipedia, pubblico dominio

Dosso Dossi – Venere e Cupido – Wikipedia, pubblico dominio

Dosso Dossi – Scena mitologica – Getty Center, Los Angeles – Wikipedia, pubblico dominio

Dosso Dossi e Battista Dossi – Adorazione del Bambino – Galleria Estense, Modena – Wikipedia, pubblico dominio

Dosso Dossi – La Sacra Famiglia – Musei capitolini, Roma – Wikipedia, pubblico dominio

Dosso Dossi – La Sacra Famiglia, con il giovane San Giovanni Battista, un gatto e due donatori –  Philadelphia Museum of Art – Wikipedia, pubblico dominio

Dosso Dossi e Battista Dossi – San Giorgio e il drago – Dresda, Gemäldegalerie Alte Meister – Wikipedia, pubblico dominio

Dosso Dossi e Battista Dossi – San Michele sottomette Satana – Dresda, Gemäldegalerie Alte Meister – Wikipedia, pubblico dominio

Dosso Dossi – San Michele e il diavolo (Vergine Assunta e San Michele Arcangelo) – Galleria nazionale di Parma – Wikipedia, pubblico dominio

Dosso Dossi – Santa Caterina d’Alessandria, c. 1530 – Wikipedia, pubblico dominio

Dosso Dossi – Allegoria della musica – Museo Horne, Firenze – Wikipedia, pubblico dominio

Ritratto di donna (c. 1530-1535) attribuito a Dosso Dossi – Condé Museum – Wikipedia, pubblico dominio