Re di Cipro, figlio di Pafo che era a sua volta figlio di Pigmalione e della statua miracolosamente resa viva da Afrodite.
Cinira si unì incestuosamente alla figlia Mirra. Dall’incesto nacque Adone mentre Mirra veniva trasformata in albero dagli dei.

Bernard Picart – La nascita di Adone dal corpo arboreo di Mirra (xilografia da Le Metamorfosi di Ovidio) – Wikipedia, pubblico dominio

Nella Biblioteca di Apollodoro, Cinira riceve la visita di Odisseo, Taltibio e Menelao che gli chiedono di partecipare alla spedizione contro Troia, invia una corazza in dono ad Agamennone e promette di preparare una flotta ma non mantiene la promessa limitandosi ad approntare finte navi e finti equipaggi in creta ed inviando una sola nave comandata dal figlio Migdalione.
Nella seconda Pitica di Pindaro, Cinira è presentato invece come uomo di particolare religiosità, caro agli dei e da questi ricambiato con immense ricchezze, benefattore dei Ciprioti era da questi ricordato con grande gratitudine tanto da fungere da paragone mitico alla figura di Ierone di Siracusa che in quell’ode viene encomiato.
Nelle fonti il personaggio assume diverse configurazioni: re di Cipro, fondatore di Pafo, re degli Assiri, e nomi differenti: Cinira, Teia, Teiante, Tiante.

 

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