![](https://i0.wp.com/www.tanogabo.it/wp-content/uploads/2021/03/Egypt.Hathor.jpg?resize=290%2C388&ssl=1)
Busto di Hathor – Museo di Luxor, Luxor, Egitto – Wikipedia, fotografia di Agon S. Buchholz rilasciata con licenza CC BY-SA 3.0
Hathor, figlia di Ra e divinità dell’amore e fecondità: chiamata Ishtar dai Babilonesi e Afrodite dai Greci.
Hathor è una divinità antichissima della mitologia egizia, multiforme e collegata all’archetipo delle Grandi Madri protostoriche, il cui nome significa “casa di Horus“.
Dea dell’amore e della gioia, dea madre universale, in quanto generava il dio sole e allattava Horus e il suo rappresentante, il faraone, dea della vita ma anche patrona dei morti e spesso aiuta Osiride nell’accoglienza dei defunti nell’Oltretomba.
Hathor veniva raffigurata con testa e corna di vacca il suo ventre rappresentava il Firmamento.
Si considera protettrice delle sorgenti del Nilo e della potenza creatrice delle inondazioni, oltreché protettrice delle arti, della musica e del canto.
È la dea che al tramonto mangia il sole (Horus identificato come dio-sole) per restituirgli la vita poche ore dopo; è anche la signora dei venti del nord.
.
Stralcio testo tratto dalla pagina: onelvetica.net sulla quale vi suggerisco di continuare la lettura…
![](https://i0.wp.com/www.tanogabo.it/wp-content/uploads/2021/03/GD-EG-Caire-Musee091.jpg?resize=955%2C716&ssl=1)
Hathor raffigurata come una mucca, museo egizio del Cairo, Egitto. – Wikipedia – Foto personale di Gérard Duche (user:Néfermaât). rilasciata con licenza CC BY-SA 2.5
.
.