Forco (o Phórcos, anche noto come Forci o Forcide) è una delle antiche divinità marine della mitologia greca, figlio di Ponto e Gea. È considerato una divinità primordiale, simbolo dei pericoli nascosti nelle profondità del mare.

Mosaico tardo romano dalle Terme di Traiano di Acholla, che mostra 3 divinità acquatiche: Forco (al centro) e Ceto (a destra), e Tritone o Thaumas (a sinistra, ma forse un dio del mare più oscuro). Museo Nazionale del Bardo, Tunisi. Wikipedia, foto di Dennis Jarvis rilasciata con licenza CC BY-SA 2.0
Forco unì il proprio destino a quello di sua sorella Ceto, anch’ella figlia di Ponto e Gea, raffigurata con le sembianze di un mostro marino simile a un cetaceo. Insieme, Forco e Ceto incarnano la potenza e la minaccia del mare in tempesta.
Dalla loro unione nacquero creature temibili:
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- Le Fòrcidi, ovvero le Graie (Enio, Perfredo e Dino), tre anziane dai capelli grigi che condividevano un solo occhio e facevano da guardiane…
- …alle Gorgoni: Steno, Euriale (immortali) e Medusa, l’unica mortale, la cui vista pietrificava.
- Echidna, metà donna e metà serpente.
- Scilla, il mostro dello stretto.
- Il drago Ladone, incaricato di custodire i pomi d’oro delle Esperidi, frutti magici in un giardino ai confini del mondo.
- Le stesse Esperidi, ninfe della sera dalla voce melodiosa.
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Le Gorgoni e le Graie abitavano, secondo il mito, “all’altra riva dell’inclito Oceano, ai confini del mondo, presso la dimora della Notte“.

Ceto – Incisione del XVII secolo tratta da un libro di astronomia – Wikipedia, pubblico dominio
Attraverso Forco e Ceto, i Greci personificavano il lato oscuro e insondabile del mare, popolato da esseri misteriosi e terrificanti, che vegliavano sui confini del mondo conosciuto.
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