Le Ore (o Horae) erano figure della mitologia greca, sorelle delle Moire e figlie di Zeus e di Temi e sono state le dee delle stagioni e delle porzioni naturali di tempo.
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Henry Howard – Le Ore, o Stagioni, mentre diffondono le loro diverse produzioni. – Wikipedia, pubblico dominio
In origine Le Ore attiche erano solamente due, Tallo (germoglio) e Carpo (frutto), nomi alludenti alla semina e alla crescita del frutto delle piante.
Esiodo nella Teogonia ne indica tre e simboleggiavano il regolare scorrere del tempo nell’alterna vicenda delle stagioni (primavera, estate ed autunno fusi insieme, inverno); poi ne fu aggiunta una quarta (allusione all’autunno); in epoca romana finirono col personificare le ore vere e proprie, divenendo 12 e da ultimo 24. Le ore si presentano in duplice aspetto:
- in quanto figlie di Temi (l’Ordine universale) assicuravano il rispetto delle leggi morali;
- in quanto divinità della natura presiedevano al ciclo della vegetazione.
Questi due aspetti spiegano i loro nomi:
- Eunomia, la Legalità;
- Dike, la Giustizia;
- Irene, la Pace;
oppure:
- Tallo, la Fioritura primaverile;
- Auso, il Rigoglio estivo;
- Carpo, la Fruttificazione autunnale.
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Georg Friedrich Kersting – Apollo con le ore – Museo cittadino di Güstrow, Germania – Wikipedia, pubblico dominio
Le Ore sorvegliavano le porte della dimora di Zeus sull’Olimpo (le aprivano e le richiudevano disperdendo o accumulando una densa cortina di nuvole), servivano Giunone – che avevano allevata -, attaccavano e staccavano i cavalli dal suo cocchio e da quello di Elio; inoltre facevano parte del corteo di Afrodite – insieme con le Cariti – e di Dioniso.
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Edward Poynter – Horae Serenae – Museo e galleria d’arte di Bristol. – Wikipedia, pubblico dominio
Gli antichi le rappresentavano come leggiadre fanciulle stringenti nella mano un fiore o una pianticella, immaginandole peraltro brune ed invisibili con riferimento alle ore della notte; ma, se si eccettua un presunto matrimonio di Carpo con Zéfiro, non ne fecero le protagoniste di alcuna leggenda.
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Gaetano Previati, La danza delle Ore – Wikipedia, fonte: Artgate Fondazione Cariplo, foto rilasciata con licenza CC BY-SA 3.0
Le Ore erano onorate con un culto particolare ad Atene (dove fu loro consacrato un tempio), ad Argo, a Corinto, ad Olimpia.
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Stralcio testo tratto dalla pagina: terralab.it sulla quale vi suggerisco di continuare la lettura…